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Valentina è stata in Libia, in Libia ha vissuto, della Libia ricorda molte cose. Ricorda la sabbia, il Ghibli, il deserto. Ricorda come fosse sporca e impolverata dopo aver passato un' intera giornata a giocare per le strade. Ricorda gli odori strani nell'aria secca e il giorno in cui visitò le rovine di Sabratha. Valentina ricorda quando in Libia arrivò la guerra. Valentina è stata in Libia, quando il mondo era diverso. Ora Valentina vive in Italia, ora la Libia è solo ricordo. Valentina guarda le foto e le sue mani ricordano l'afa dei pomeriggi, i suoi occhi ricordano i cieli di Tripoli. Valentina cammina per il suo appartamento come una volta camminava tra le strade invase dalla sabbia. Io non sono mai stato in Libia, forse non ci andrò mai. Ora c'è un'altra guerra in Libia, ora tutto è diverso. Ascolto i racconti di Valentina, guardo le foto, ma le mie mani non ricordano, i miei occhi non vedono. Guardo gli occhi di Valentina, bellissimi e azzurri come il cielo di Tripoli. A volte mi sembra che ciò che mi racconta sia solo parte di un sogno. Ricordi e sogni non sono poi così diversi. Do un bacio a Valentina e me ne vado. Valentina è stata in Libia settantatré anni fa. Valentina è mia nonna.